TERAMO – L’idea di un treno leggero che compia in continuazione la tratta ferroviaria tra Teramo e Giulianova torna d’attualità nella proposta che Pasquale Di Ferdinando rilancia alle istituzioni locali, all’indomani della soppressione del treno delle 17.25 da Pescara verso il capoluogo aprutino. Il referente dell’Associazione consumatori Robin Hood ha sottolineato come la decisione delle Ferrovie di togliere una corsa centrale nella giornata di moltissimi studenti universitari, pendolari e altri lavoratori, si aggiunga alla chiusura delle fermate di Bellante e Notaresco, all’indomani dell’apertura della stazione di Piano d’Accio.
«È stata soppressa la corsa che da Pescara partiva alle 17.25, arrivava a Teramo alle 18.37 per ripartire poi alle 18.47 – ha detto ai giornalisti -. Si è creato così un buco di due ore di attesa e questo in un orario davvero centrale della giornata. È assurdo che mentre tutto intorno si punta alla mobilità sostenibile, a Teramo succeda invece esattamente il contrario».
L’ipotesi di una metropolitana di superficie tra Teramo e Giulianova, in questo senso sarebbe decisiva anche per ridurre il parco di mezzi circolanti nel capoluogo: «Questo significherebbe disincentivare l’arrivo a Teramo con mezzi propri – dice Di Ferdinando – se con questa sporta di “pendolo” si impiegasse praticamente lo stesso tempo necessario a cercare un parcheggio per l’auto».